Contatti

Via SS. Martiri 107
84010 Sant'Egidio del Monte Albino (SA)

info@baobabamiciditampellin.org

+39 081 914 261

Nido alla Cava di Pissy

Benvenue à la Creche.

Jean Baptist, il Superiore Provinciale dei Figli della divina Provvidenza, ci propose una visita alla di Cava di Pissy, un sito poco lontano dal Centro Medicale Don Orione di Ouagadougou, dove pernottavamo.

Arrivati nei pressi,  ancora prima di svoltare l’angolo, ci colpirono un rumore metallico costante e un odore acre. Scopriamo poi che il rumore era  prodotto dai pestelli di ferro che un centinaio di donne, al riparo di lacere tettoie, utilizzano per frantumare massi di granito .

Facemmo pochi passi e davanti a noi si aprì il baratro, un cono rovesciato. Era da lì che saliva l’odore acre che avevamo avvertito. Era prodotto dai pneumatici bruciati per rendere friabile il granito e staccarne dei massi che le donne, procedendo attraverso stretti e ripidissimi sentieri, trasportavano in superficie in grosse bacinelle di metallo tenute in equilibrio sulle loro teste.

Il caldo soffocante del mese di aprile, il rumore assordante, l’acre odore … eppure il luogo non era il girone infernale che ci si aspetterebbe. I bambini coi visini anneriti dalla fuligine e dalla polvere giocavano gioiosi e ci venivano incontro, le donne alzavano gli occhi dal proprio lavoro e non lesinano un saluto accompagnato da un sorriso. Ci dissero che le donne provenienti da villaggi lontani anche decine di chilometri, raggiungevano la cava a bordo di biciclette portandosi dietro i propri bambini.

Accompagnati dal corteo di bambini ci avviammo verso la struttura che Jean Baptiste voleva mostrarci: una casetta bassa, con tetto di lamiera. L’interno era poco illuminato per l’assenza di finestre e la temperatura alta a causa del tetto di lamiera.  Era lì che le mamme lasciavano i bambini più piccoli, alcuni di pochi mesi. Erano tutti a terra sopra le stuoie, i più grandicelli giocavano sorvegliati da alcune donne. Di tanto in tanto arrivava qualche mamma per la poppata.

Era evidente lo scopo della visita. Jean Baptiste non lo chiese ma si capì che voleva chiedere il nostro intervento per rendere più salubre la struttura. Ci guardammo sgomenti. Pensammo: “A Tampellin c’è il dispensario da mandare avanti e poi a breve comincerà la costruzione del centro scolastico già questi impegni mettono a dura prova la nostra capacità”.

Mario e Rosario, i due soci napoletani, si tirarono in disparte e dopo ci annunciarono che si sarebbero impegnati loro per una la raccolta fondi straordinaria.

Data:

16 Aprile 2018

Tags:

Diritto alla salute

Seguici sui Social

Contattaci

Come Sostenerci

Con il tuo aiuto potremo continuare ad assicurare agli abitanti di Tampellin l’assistenza sanitaria e ai bambini l’istruzione di base.

La Creche

Il 16 aprile 2018 abbiamo inaugurato la CRECHE, che Mario e Rosario hanno voluto intitolare a Karla Mariana Donis Meza, una loro amica volontaria guatemalteca, morta nel corso di una missione umanitaria.